domenica 2 novembre 2025

KEY WORDS FROM RIMS 2025

Id Provider: 5599

Evento n°  466712 


Data inizio: 10/11/2025

Data fine:  15/12/2025    

 

Crediti assegnati: 3

Corso gratuito

https://www.aism.it/key-words-rims-sclerosi-multipla


RiMS – Rehabilitation in Multiple Sclerosis è la rete internazionale di riferimento per la promozione delle best practice e della ricerca in ambito riabilitativo nella Sclerosi Multipla (SM).

Il corso nasce con l’obiettivo di valorizzare le principali novità presentate durante il Congresso RiMS 2025, che ha riunito esperti, clinici e ricercatori da tutto il mondo, promuovendo un approccio personalizzato, multidisciplinare e fondato sull’evidenza scientifica.

Il percorso formativo approfondirà i temi più rilevanti emersi nelle sessioni scientifiche ed educazionali di Barcellona, con particolare attenzione agli sviluppi più recenti nella neuroriabilitazione della Sclerosi Multipla e della Neuromielite Ottica (NMOSD).

La prima sessione educazionale sarà dedicata all’utilizzo degli stimoli acustici e della musica come strumenti terapeutici per il miglioramento delle funzioni motorie, con un focus sulla riabilitazione del cammino nei pazienti affetti da SM o patologie correlate.

La seconda sessione approfondirà il ruolo dell’approccio multidisciplinare nelle forme progressive di SM e nella NMOSD, presentando inoltre le più recenti evidenze sull’impiego di dispositivi digitali per il monitoraggio dei disturbi cognitivi.

Le tre sessioni scientifiche si focalizzeranno su temi chiave della ricerca riabilitativa:

  • il benessere psicosociale nelle persone con SM e NMOSD e il suo impatto sugli interventi riabilitativi;

  • l’importanza del fattore età nella pianificazione dei percorsi di riabilitazione, in particolare nelle patologie croniche;

  • le innovazioni tecnologiche in neuroriabilitazione, con particolare riferimento ai sistemi indossabili e all’uso dell’intelligenza artificiale nel monitoraggio e nel trattamento.

lunedì 13 ottobre 2025

Cognitività nel disturbo bipolare nella schizofrenia

Id Provider: 93

Evento n°   463846 

Data inizio:  27/10/2025 

Data fine:  29/12/2025             


Crediti assegnati: 5

Corso gratuito

https://sopsi.it/fad-e-learning-sopsi/


Il disturbo bipolare e la schizofrenia rappresentano due tra le patologie psichiatriche più gravi, con una prevalenza stimata rispettivamente intorno allo 0,5% e all’1% della popolazione generale. Questi disturbi comportano un rilevante deterioramento clinico e sociale, soprattutto in assenza di interventi tempestivi, basati sull’evidenza e integrati in servizi orientati alla recovery.

Entrambe le condizioni figurano tra le prime venti cause di disabilità a livello mondiale, incidendo profondamente sul funzionamento quotidiano, relazionale e lavorativo.
Un elemento centrale è la compromissione cognitiva, che si manifesta con deficit di attenzione, memoria, linguaggio e funzioni esecutive. Tale compromissione tende a precedere l’esordio clinico, mantenendosi relativamente stabile nel tempo, e contribuisce in modo determinante alla limitazione del funzionamento globale, influenzando anche la sfera emotiva e comportamentale.

La gestione clinica di questi pazienti richiede un approccio multidimensionale e personalizzato, che integri interventi farmacologici, psicologici e psicosociali.
Poiché la performance cognitiva risulta strettamente correlata all’efficacia del funzionamento personale e sociale, il trattamento del deficit cognitivo costituisce oggi un obiettivo terapeutico prioritario, indispensabile per favorire la recovery e migliorare la qualità di vita del paziente.

Programma del corso:

 - Cognitività nel disturbo bipolare

 - Cognitività nella schizofrenia

 - Cognitività e funzionamento nella vita reale nel disturbo bipolare

 - Cognitive e funzionamento nella vita reale nella schizofrenia

lunedì 22 settembre 2025

ASSISTENZA AI TRANSGENDER ADOLESCENTI L'ESPERIENZA DI AMSTERDAM

Id Provider: 18

Evento n°    463091 

Data inizio: 22/09/2025

Data fine:  31/12/2025    


Crediti assegnati: 1

Corso gratuito

https://stilemaeventi.it/event/assistenza-ai-transgender-adolescenti-l-esperienza-di-amsterdam


La psichiatra olandese Annelou de Vries, che da anni concentra il suo lavoro clinico e di ricerca sugli adolescenti transgender, illustra la storia e le caratteristiche del cosiddetto “approccio olandese”, considerato oggi un modello pionieristico a livello internazionale.

Tutto ebbe inizio nella seconda metà degli anni ’80, quando a Utrecht venne aperta una clinica di genere dedicata a bambini e adolescenti. All’epoca, ricorda de Vries, non si aveva ancora piena consapevolezza che anche i più piccoli potessero vivere esperienze di disforia di genere o identificarsi come transgender. Le uniche opzioni disponibili erano percorsi di sostegno psicologico o psicoterapia, che si rivelarono però poco efficaci, come già si era osservato nel trattamento degli adulti.

Fu così che alcuni giovani iniziarono a essere inviati ad Amsterdam, presso un endocrinologo che, dopo aver trattato adulti, cominciò a proporre terapie ormonali anche a pazienti sotto i 18 anni. All’inizio degli anni 2000, le due cliniche confluirono in un’unica struttura e prese forma il cosiddetto “protocollo olandese”, articolato in tre fasi:

  1. Bloccanti della pubertà (dai 10 ai 13 anni), trattamento completamente reversibile, pensato per offrire tempo e spazio decisionale all’adolescente;

  2. Terapia ormonale (dai 16 anni), parzialmente reversibile, per avvicinare il corpo al genere percepito;

  3. Intervento chirurgico (dopo i 18 anni), opzione irreversibile riservata ai maggiorenni.

Questa forma di “standard care” si applica a tutti gli individui “assegnati maschi o femmine alla nascita”, come li definisce de Vries. Gli studi disponibili mostrano che i ragazzi che seguono tale percorso riportano un miglioramento del benessere psicologico e dimostrano di saper comprendere e scegliere consapevolmente le tappe della transizione. Resta comunque centrale l’attenzione agli aspetti psicologici, soprattutto considerando la frequente presenza di autismo o disturbi dello spettro autistico tra questi adolescenti. Più complesso, invece, è coinvolgerli nei ragionamenti legati alle conseguenze sulla salute riproduttiva e sull’infertilità permanente che può derivare dai trattamenti.

De Vries sottolinea come negli ultimi anni si sia registrato un aumento esponenziale delle richieste di transizione, fenomeno che attribuisce in parte a una maggiore accettazione sociale e alla crescente visibilità delle persone transgender, pur in un contesto ancora segnato dalla transfobia. Un clima che, nota la psichiatra, rischia di peggiorare con la svolta populista e conservatrice che interessa diversi Paesi occidentali, tra cui Stati Uniti e Italia.

Nonostante le controversie e le critiche, la posizione di de Vries rimane chiara: negare l’accesso ai percorsi medici non rappresenta una soluzione. Al contrario, garantire a ogni individuo, compresi i più giovani, il diritto di scegliere la propria identità di genere è, per la psichiatra, una questione di rispetto fondamentale dei diritti umani.

COMPRENDERE IL TRAUMA COMPLESSO E I PERCORSI DI RECUPERO

Id Provider: 18

Evento n°     463092 

Data inizio: 22/09/2025

Data fine:  31/12/2025    


Crediti assegnati: 1

Corso gratuito

https://stilemaeventi.it/event/comprendere-il-trauma-complesso-e-i-percorsi-di-recupero


Judith Lewis Herman, psichiatra che da oltre trent’anni studia il disturbo da stress post-traumatico, sottolinea come questa condizione sia stata recentemente riconosciuta dall’ICD-11, ma non ancora dal DSM-5. Secondo Herman, il trauma si radica in situazioni di dominio e subordinazione da cui la vittima non può sottrarsi. Tali dinamiche si manifestano non solo a livello individuale, ma anche in contesti sociali e collettivi: nella famiglia, con gli abusi sui minori e la violenza domestica; nei conflitti armati, sempre più diffusi; nel traffico di esseri umani, ormai un business internazionale; nella politica, con pratiche di tortura e campi di detenzione, spesso ignorati o addirittura sostenuti dai potenti. Un recente rapporto di Amnesty International ha documentato i metodi impiegati sui prigionieri, tecniche apprese, insegnate o sviluppate autonomamente, che secondo Herman hanno spesso origine anche nella pornografia.

La vittima, isolata e sottoposta a rigido controllo coercitivo, vive in uno stato costante di paura, vergogna e degrado, costretta a violare i propri valori morali. Chi sperimenta traumi fin dall’infanzia sviluppa frequentemente comportamenti autolesivi, tendenze suicidarie, abuso di sostanze o disturbi della sessualità, con gravi conseguenze sulla formazione della personalità: compromessa nei bambini, deteriorata negli adulti. Nei sopravvissuti, in particolare in chi ha subito incesto o stupro, sono comuni il senso di contaminazione e disgusto verso se stessi, l’angoscia di essere osservati, l’isolamento sociale e la dipendenza da figure percepite come salvatori, senza tuttavia riuscire a sviluppare la capacità di autodifesa. Secondo le statistiche, l’81% delle vittime di abusi infantili svilupperà disturbi borderline di personalità.

Il percorso terapeutico si fonda su un’alleanza basata su fiducia e sostegno reciproco. Tuttavia, la responsabilità della recovery rimane principalmente del survivor. Il terapeuta propone un modello relazionale basato su regole, aiutando il paziente a riscoprirle quando siano state dimenticate o mai apprese. Gli studi di follow-up evidenziano alcuni fattori predittivi di un esito positivo: rompere il ciclo della sottomissione, chiedere aiuto e non isolarsi. La guarigione diventa quindi una vera e propria missione personale. Il terapeuta, dal canto suo, deve affrontare anche aspetti pratici, come garantire la sicurezza del contesto di vita del paziente e supportarne l’autonomia economica.

Altre strategie si rivelano utili nel percorso di recupero: prendersi cura della salute fisica, praticare meditazione ed esercizio fisico, tenere un diario, stabilire e portare a termine piccoli obiettivi. Un ruolo cruciale è svolto dai gruppi di supporto, dove spesso si creano legami profondi e l’empatia verso il dolore altrui diventa un potente catalizzatore, facilitando poi l’avvio della terapia individuale.

Infine, l’esperienza della violenza deve essere elaborata come un lutto: un processo che porta inevitabilmente a interrogarsi sul significato del male subito. Il terapeuta non potrà fornire risposte definitive, ma potrà accompagnare il survivor ad affrontare tali domande e a trovare le proprie vie di senso.

lunedì 15 settembre 2025

COSA C’È DI NUOVO SULLA SCLEROSI MULTIPLA?

Id Provider: 6945

Evento n°  444977 


Data inizio:  01/06/2025

Data fine:   31/12/2025          


Crediti assegnati:  9

Corso gratuito

https://www.imfad.it/course/Cosa-ce-di-nuovo-sulla-sclerosi-multipla


In questo corso si tratta dei seguenti argomenti:
-Sclerosi Multipla tra passato e presente, cosa è cambiato negli ultimi 40 anni
-Sclerosi Multipla: i nuovi criteri diagnostici
-Sclerosi Multipla, una o diversi fenotipi
-Patobiologia dei processi che sottendono la Sclerosi Multipla
-Il contributo di biomarcatori serici nella diagnosi e nella prognosi della Sclerosi Multipla
-Il contributo dei biomarcatori liquorali nella diagnosi e nella prognosi della Sclerosi Multipla
-Il contributo della Risonanza Magnetica nel processo diagnostico
-Il contributo della Risonanza Magnetica nell'esercizio di prognosi
-Come misurare l'outcome: la parola al clinico
-Le terapie platform: quali, quando, perchè; sono ancora suggerite?
-Le terapie ad alta efficacia
-Il tema della gravidanza
-Sclerosi Multipla: patobiologia, diagnosi e gestione dei late onset
-Immunosoppressione continua ed immunosoppressione pulsata: meccanismi di azione e applicazioni pratiche
-Sclerosi Multipla: le forme pediatriche
Chi svolgerà questo corso può condividere opinioni, dubbi o altro nei commenti qui sotto. Grazie mille a tutti!

COSA C’È DI NUOVO SU NMOSD E MOGAD?

Id Provider: 6945

Evento n°  445008 


Data inizio:  01/06/2025

Data fine:   31/12/2025          


Crediti assegnati: 5

Corso gratuito

https://www.imfad.it/course/Cosa-ce-di-nuovo-su-nmosd-e-mogad


In questo corso si tratta dei seguenti argomenti:
-NMOSD: definizione, epidemiologia, criteri diagnostici, vecchio e nuovo
-NMOSD: RM
-Sclerosi Multipla, una o diversi fenotipi
-NMOSD e MOGAD: Patobiologia delle astrocitopatie
-MOGAD: definizione e biomarcatori
-NMOSD: Biomarcatori serici e liquorali
-NMOSD: misura dell’outcome, la parola al clinico
Chi svolgerà questo corso può condividere opinioni, dubbi o altro nei commenti qui sotto. Grazie mille a tutti!

NUOVI APPROCCI NELLA GESTIONE DELL’OBESITÀ NELLE DIPENDENZE

Id Provider: 181

Evento n°   457544 


Data inizio:   15/09/2025

Data fine:  31/12/2025    


Crediti assegnati:  3

Corso gratuito

https://dynamicomeducation.it/event/approcci-gestione-obesitadipendenze-25


L’obesità rappresenta una sfida clinica sempre più rilevante anche nei Servizi per le Dipendenze (SerD), dove si associa frequentemente a disturbi da uso di sostanze, patologie psichiatriche e condizioni di fragilità socioeconomica. Questa sovrapposizione, definita “comorbidità bidirezionale”, mette in luce come i meccanismi neurobiologici legati al craving, al controllo degli impulsi e ai processi di gratificazione — sia alimentare che farmacologica — condividano circuiti comuni, in particolare a livello del sistema dopaminergico e degli assi ipotalamici.

Negli ultimi anni, i farmaci agonisti del recettore GLP-1 (glucagon-like peptide-1) hanno dimostrato un ruolo di primo piano nel trattamento dell’obesità e del diabete di tipo 2. Oltre all’efficacia sul peso corporeo e sul metabolismo, emergono dati interessanti riguardo al loro impatto sul comportamento alimentare e sui sistemi della ricompensa. Studi preclinici e clinici, infatti, suggeriscono che questi farmaci possano modulare i circuiti neurobiologici implicati anche nelle dipendenze, aprendo prospettive terapeutiche innovative in ambito SerD.

Il corso si propone di:

  • Analizzare l’obesità come condizione clinica rilevante nei pazienti in carico ai SerD;

  • Approfondire il razionale d’impiego e l’efficacia degli agonisti GLP-1 nella gestione dell’obesità;

  • Esaminare le evidenze emergenti sul possibile utilizzo di questi farmaci nel trattamento integrato delle dipendenze patologiche.

Grazie a un approccio multidisciplinare, il programma intende stimolare una riflessione su come le nuove terapie farmacologiche possano contribuire a migliorare la salute globale e la qualità di vita dei pazienti con disturbi da uso di sostanze.

Chi svolgerà questo corso può condividere opinioni, dubbi o altro nei commenti qui sotto. Grazie mille a tutti!

KEY WORDS FROM RIMS 2025

Id Provider: 5599 Evento n°   466712   Data inizio: 10/11/2025 Data fine:   15/12/2025        Crediti assegnati:  3 Corso gratuito https://w...